Quali sono i criteri che fanno sì che una città possa fregiarsi del titolo di "piccola Venezia"? Scopriamolo insieme alle Travel Blogger Italiane
Partiamo per la Francia e facciamo rotta verso il Perigord alla scoperta del castello des Milandes, croce e delizia di Josephine Baker, una grande artista del secolo scorso la cui simpatia, generosità e coraggio hanno lasciato un segno indelebile nella memoria dei francesi.
L’abbazia della Sacra di San Michele è uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi del Piemonte del quale è divenuta monumento simbolo. Situata all’imbocco della Valle di Susa, l'edificio ha un non so che di magnetico e misterioso, al punto da aver ispirato persino Umberto Eco per la stesura del romanzo Il nome della rosa.
Èze può essere considerato uno dei più bei villaggi della Costa Azzurra. Anche il filosofo tedesco Nietzsche venne ammaliato da questo incantevole borgo e proprio lungo il tortuoso sentiero che porta al villaggio ebbe l’ispirazione per scrivere la terza parte dell’opera “Così parlò Zarathustra”
In Romania, la Pasqua, ancor più del Natale, è una delle feste più importanti del calendario. Sarà forse per questa ragione che in Romania, soprattutto nei villaggi di campagna, ancora legatissimi alle tradizioni ancestrali, i preparativi per celebrare questa ricorrenza sono lunghi e laboriosi.
A Săpânţa, nel Maramureş, un minuscolo villaggio rumeno nel Nord-Est della Transilvania si trova l’originalissimo Cimitir Vesel, ossia il cimitero allegro. In questa remota regione ricca di storia e tradizioni antichissime, il rapporto con la morte è del tutto inconsueto e fuori dagli schemi.
Viaggio in Transilvania al castello di Bran sulle tracce del vampiro più famoso del mondo alla scoperta di verità e leggende intorno a un personaggio tanto misterioso quanto terribile: Vlad Ţepeş (leggasi Tzepèsh), conosciuto dai suoi contemporanei col nome di Draculea.
Mini guida per delle vacanze riuscite in Auvergne all'insegna della natura, del relax e del benessere.
Weekend tra pietra e memoria: sulle tracce della verticalità medievale e della suggestione poetica
L’itinerario conduce nel cuore del sud della Francia, tra architetture scolpite nella roccia e stratificazioni di storia che hanno dialogato con l’immaginario di Dante e Petrarca. Protagonista è il Castello di Les Baux-de-Provence, complesso fortificato arroccato su uno sperone calcareo, espressione estrema dell’urbanistica difensiva medievale e della tensione simbolica tra terra e cielo.
Più che un semplice viaggio, è un confronto diretto con l’idea di “città come teatro della verticalità”, dove la morfologia del paesaggio si fonde con la costruzione del potere e dell’epica. Un fine settimana non per evadere, ma per interrogare il passato nei suoi luoghi più eloquenti.
Luceram, il villaggio del presepe in Costa Azzurra Un’immersione nell’atmosfera natalizia e nella tradizione provenzale a […]
Sei alla ricerca di una città dove storia, arte, natura e cultura si intrecciano? Ti piace […]