Brantôme la piccola Venezia del Perigord

Le piccole Venezie d’Europa

Se viaggiate spesso vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in qualche pannello informativo che, a corredo del nome della ridente e pittoresca cittadina di turno, recita “la piccola Venezia di/del”  seguito dal nome della regione in questione.

Ho visitato Venezia diverse volte e, sebbene non possa ritenermi un’esperta della città lagunare, sono consapevole che essa racchiude così tanti tesori che non riesco a trattenere un sorrisetto ironico ogni qual volta mi trovo davanti ad accostamenti così ambiziosi e lungimiranti.

Mi è così sorta spontanea la domanda: quali sono le ragioni per cui alcune cittadine italiane ed europee vengono paragonate a  Venezia, una delle città più romantiche e più visitate al mondo nonché patrimonio mondiale dell’Unesco? E ancora, quali sono i criteri che fanno sì che una città possa fregiarsi del titolo di “piccola Venezia”?

Le piccole Venezie d’Europa secondo le Travel Blogger Italiane

Per rispondere a questa domanda ho fatto appello ad alcune mie colleghe della community Travel Blogger Italiane (di cui sono fiera di far parte) che hanno accettato di raccontare  in dettaglio le loro “piccole Venezie” d’Italia e d’Europa. E visto che siamo in tema, anch’io vi racconterò la mia.

Vedremo quindi nell’ordine:

  • Annecy, raccontata da Arianna Lombardo
  • Bologna, raccontata da Libera Salcuni
  • Brantôme, raccontata da me, Veronica Pesce
  • Bruges, raccontata da Fabiana Bin
  • Comacchio, raccontata da Libera Salcuni
  • Kostanjevica na Krki, raccontata da Sara Terpin
  • Treviso, raccontata da Barbara Bier

 

Annecy la piccola Venezia delle Alpi

Annecy è una ridente cittadina situata in Francia, per la precisione in Alta Savoia. È attraversata dal fiume Thiou e circondata da un incantevole lago. Per questa particolare collocazione viene anche denominata “la piccola Venezia delle Alpi”; essa è infatti caratterizzata da vicoli e canali che si specchiano nell’acqua. L’ambientazione è davvero suggestiva tra palazzi colorati che si riflettono nel fiume, balconi fioriti, edifici medievali e la tipica atmosfera francese.

Annecy la piccola Venezia delle Alpi

Scorcio di Annecy. Foto di Pixabay

 

Il paragone con Venezia è, come spesso accade,  esagerato, però le case con le fondamenta nell’acqua, i ponti che la attraversano, i numerosi bistrot  così romantici sull’acqua la rendono molto caratteristica e richiamano il fascino lacustre.

Cosa vedere ad Annecy

Il punto più pittoresco della Vielle Ville è il Palais de l’Isle, un edificio risalente al XII secolo, dalla forma triangolare che divide un canale. La sua forma ricorda la prua di una nave e nel tempo fu utilizzato  sia come prigione che come palazzo di giustizia.  Oggi invece è un museo.

Nel centro storico, Place Georges Volland è un buon punto di partenza per iniziare la visita della città. Qui si trovano edifici storici dalle facciate variopinte, locali e negozi. Su questa piazza si svolge anche in alcuni giorni della settimana il mercato cittadino. Da qui si può iniziare a girovagare senza una meta ma lasciandosi ispirare dai tanti angoli caratteristici.

Un altro luogo da visitare è il castello di Annecy che domina la città; da lassù infatti si ha una splendida vista. Il castello fu la residenza dei Conti di Ginevra tra il XIII e il XIV secolo,  venne successivamente adibito a fortezza militare e la sua architettura unisce alcuni elementi difensivi agli sfarzi  tipici dei castelli.

Annecy

Annecy – foto Pixabay

 

Tra le varie esperienze da vivere ad Annecy non possono mancare le passeggiate lungolago. Lasciato il centro si possono raggiungere les Jardins de l’Europe, direttamente affacciati sul lago di Annecy, famoso per la purezza delle sue acque. Qui si può proseguire anche sulla pista ciclabile che costeggia il lago oppure concedersi una crociera per ammirare lo stupendo panorama. I più romantici potranno anche percorrere il Pont des Amours, baciandosi nella speranza di restare sempre insieme, come narra la leggenda.

Contributo di Arianna Lombardo del blog Tropicalspirit


La finestrella di Via Piella: la piccola Venezia di Bologna

Posso affermare con convinzione che la finestrella di via Piella sia diventata negli ultimi anni uno dei luoghi più fotografati della città di Bologna.

Sono infatti certa che a molti di voi sarà capitato di ammirarla nelle foto o nei video delle pagine social dei vostri amici e conoscenti.

Ma di cosa si tratta in realtà?

Questa finestrella non è altro che una minuscola apertura ricavata sotto il portico del centro città, nello specifico in via Piella (a due passi dalla centralissima Via dell’Indipendenza), affacciata su uno dei pochi tratti scoperti del canale delle Moline, prosecuzione del canale del Reno.

Finestrella via Piella Bologna

La finestrella di via Piella, la piccola Venezia a Bologna. Foto di Libera Salcuni

 

Dovete sapere che Bologna è una vera e propria città d’acqua, totalmente attraversata da un fitto reticolato di canali, oggi visibili solo in alcuni punti.

Il capoluogo emiliano romagnolo fin dal Medioevo aveva un’economia basata essenzialmente sull’acqua, pur non essendo attraversato da fiumi (ad eccezione del piccolo torrente Aposa).

Grazie a due ingegnose infrastrutture, ovvero la Chiusa di San Ruffillo e la Chiusa di Casalecchio di Reno, fu infatti possibile deviare il corso di ben due corsi d’acqua: il Savena e il Reno, facendo così confluire le loro acque nel centro abitato, grazie ad un intricato sistema di canali e rifornire quindi, molte attività produttive cittadine.

La finestrella di via Piella, soprannominata la Piccola Venezia, oggi è quasi meta di pellegrinaggio.

Non sarà difficile infatti per voi scorgere, soprattutto durante il fine settimana, code lunghissime di visitatori in fila per scattare il loro selfie ricordo di quell’apertura misteriosa, che sembra affacciata su uno dei canali di Venezia, ma che invece è una delle testimonianze dell’antico passato di citta d’acqua di Bologna.

Per raggiungere la finestrella di Via Piella in automobile, vi consiglio di lasciare l’auto presso il parcheggio VIII Agosto (a pagamento) e poi proseguire a piedi lungo Via dell’Indipendenza, quindi voltare per via A. Righi e poi per via Piella (in totale sono solo cinque minuti a piedi).

Se arrivate in treno, dalla stazione centrale di Bologna potete proseguire a piedi oltrepassando Piazza XX Settembre, quindi via dell’Indipendenza, via A. Righi e poi via Piella (per un totale di minuti a piedi).

La finestrella si trova nei pressi del ristorante “Trattoria Dal Biassanot”, vi basterà aprire l’imposta e ammirare lo spettacolo.

Contributo di Libera Salcuni di LiberamenteTraveller. Per approfondimenti: la-chiusa-di-casalecchio-di-reno-e-i-paraporti


Brantôme, la piccola Venezia del Perigord

Immaginate di aprire un libro di favole, sì, proprio come quello che leggevate da bambini e soffermatevi sulle illustrazioni:  dense foreste, grotte misteriose, fiumi impetuosi, sontuosi castelli…

Una visita a Brantôme nel Périgord è un po’ così: uno scenario da favola per quella che i francesi amano definire “la piccola Venezia del Périgord”.

Brantôme la piccola Venezia del Perigord

Brantôme, un gioiello nella campagna francese

 

Questa pittoresca cittadina costruita ai bordi di un’impressionante falesia è infatti un’isola circondata dalla Dronne da un lato e dal canale dall’altro ed è collegata alla terraferma da ponti e passerelle.  Il modo migliore per scoprirla e per apprezzare tutto il suo fascino acquatico è  concedersi una piccola crociera della duranta di circa un’ora sulle sue acque. Nei mesi estivi e fino al tardo autunno, inoltre, non è raro imbattersi  in comitive di turisti (ma anche gente del posto) che, a bordo di sgargianti canoe, percorrono il canale in lungo e in largo , sovente accompagnati dallo starnazzare di simpatiche paperelle e dallo sguardo blasé di qualche cigno.

Arte e storia

Ma Brantôme è anche una città d’arte e di storia. Secondo la leggenda, la sua imponente abbazia benedettina venne fondata da Carlomagno nell’VIII secolo, essa vanta inoltre uno dei campanili più antichi di Francia. Costruita a ridosso di un’enorme falesia le cui grotte trogloditiche furono nell’antichità il primo rifugio dei monaci, il complesso dell’abbazia racchiude l’enigmatica grotta del Jugement Dernier e la fontana di San Sicaro, che si narra abbia virtù curative.

Ma c’è ancora una cosa che lega la cittadina francese a Venezia: l’arte della lavorazione del vetro soffiato: nella sua bottega ricavata all’interno di una grotta, il giovanissimo Oscar Simonin realizza con maestria e passione pezzi unici di grande bellezza.

Per ulteriori approfondimenti sul Périgord, date un’occhiata al mio articolo su Périgord e Quercy

Per visitare il castello di Josephine Baker, sempre nel Perigord, segui il link Il castello des Milandes di Josephine Baker


Bruges, la piccola Venezia del Nord

 

Sebbene non sia minimamente paragonabile all’inimitabile Venezia, anche Bruges, una graziosa città belga delle Fiandre, ha ricevuto il soprannome di “Venezia del Nord” o “Piccola Venezia“.

Brugge la piccola Venezia del Nord

Bruges, foto di Fabiana Bin

 

Il soprannome è dovuto ai Reien, i canali che un tempo servivano per agevolare il trasporto delle merci e che oggi possono essere ammirati in occasione di un giro in barca.
Questi canali ricordano, in un certo senso, quelli della bella città lagunare ma a parte ciò e, forse, il fatto che sono entrambe città Patrimonio Unesco, non c’è nient’altro che le accomuni veramente.
Eppure Bruges non va sottovalutata perchè vanta molto altro e merita di essere visitata, possibilmente scordandoci il paragone.
Scopriamo perchè.
Intanto perché è una tappa fondamentale in un viaggio in Belgio (dista pochi km dalla Capitale Bruxelles) ed è una delle maggiori città delle Fiandre, nonché capitale dei merletti.
E poi perchè il suo centro storico è accogliente e avvolgente, e passeggiare tra le viuzze mattonate, zeppe di caratteristiche case e di cioccolaterie, è suggestivo e romantico allo stesso tempo.
La luce che si infila tra le stradine e il profumo di cioccolato rendono la visita ancor più piacevole.

Bruges

Bruges Foto di Fabiana Bin

 

Ghiottonerie belghe

Ho citato le cioccolaterie perchè il cioccolato belga è uno dei punti forti della città ed è possibile partecipare a degli atelier di creazione di cioccolatini di finissimo e pregiato cioccolato.
Oltre a questo la città è famosa per la birra belga e non faticherete a trovare dei birrifici artigianali passeggiando qua e là. E poi ancora per le patatine fritte, tanto che c’è anche un museo dedicato, e per i tipici gauffres che si possono guarnire di ogni ben di Dio… a prova di golosi!
Il modo migliore per visitare la città è senz’altro a piedi o in bicicletta (come si usa da queste parti), ma il modo più romantico è sicuramente in calesse.
Per le strade vedrete molto spesso turisti portati a spasso in calesse e questo rende il paesaggio ancora più caratteristico.

E per godere di una piccola chicca tutta italiana bisogna recarsi nella Chiesa di Nostra Signora, dove ammirare la scultura in marmo della “Madonna col Bambino” di Michelangelo.

Che dire, andiamo a visitarla?

Contributo  di Fabiana Bin del blog Carolina va in città


Comacchio: la piccola Venezia dell’Emilia Romagna

La cittadina di Comacchio è una delle più caratteristiche non solo della provincia di Ferrara ma dell’intera Emilia Romagna.

Io personalmente l’ho scoperta durante le celebrazioni del Carnevale che qui, come da tradizione, si svolge sull’acqua. Già perché il borgo è totalmente attraversato da un fitto reticolo di canali che, durante il Carnevale, vengono solcati dalle tipiche batane, le imbarcazioni locali.

Le facciate delle basse abitazioni del centro città si specchiano con i loro colori pastello nelle acque del canale e regalano, soprattutto al tramonto, spettacoli unici a tutti gli appassionati di fotografia.

Comacchio

Comacchio, piccola Venezia dell’Emilia Romagna. Foto di Libera Salcuni

 

Uno dei luoghi più celebri del borgo è il Ponte dei Trepponti. Si tratta di una costruzione davvero imponente costituita da ben 5 rampe di scale e due alte torrette, una volta adoperate come torri di avvistamento.

Un altro monumento iconico di Comacchio è il Loggiato dei Cappuccini, un portico lungo ben 400 metri che per certi versi ricorda il portico coperto più lungo al mondo, ovvero quello di San Luca a Bologna (che raggiunge i 3.796 metri).

Il Loggiato dei Cappuccini di Comacchio era stato costruito per unire al centro città una chiesa isolata, intitolata a Santa Maria in Aula Regia, mentre il portico bolognese doveva fornire riparo a quanti dal centro, dovessero recarsi in pellegrinaggio sul colle della Guardia, sede del Santuario della Madonna di San Luca, protettrice della città.

Il mezzo più comodo per raggiungere Comacchio è l’automobile, basterà seguire l’autostrada A13, uscire a Ferrara sud e seguire le indicazioni per Comacchio. Purtroppo la cittadina non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, soluzione che quindi sconsiglio.

Non mi resta che augurarvi buon viaggio: viva la città di Comacchio!

Contributo di Libera Salcuni di LiberamenteTraveller. Per approfondimenti:  https://liberamentetraveller.it/cosa-vedere-a-comacchio-itinerario-a-piedi-in-un-giorno/


Kostanjevica na Krki, ovvero la “Venezia slovena”.

In Posavje, regione della Slovenia sudorientale, si trova Kostanjevica na Krki, conosciuta come la “Venezia slovena”.

Si tratta di una minuscola cittadina che sorge su un’isola formata da un’ansa del fiume Krka. Oltre alla sua posizione pittoresca, Kostanjevica na Krki vanta ben tre primati: è l’unica isola abitata della Slovenia, è la cittadina slovena più piccola e, secondo alcuni, anche la più antica.

kostanjevica venezia slovena

foto di Sara Terpin

 

Una delle attrattive principali di Kostanjevica na Krki è passeggiare per le sue viuzze e godersi gli scorci incantevoli che questo luogo così particolare offre al viaggiatore curioso. Un modo ancora più caratteristico di esplorare l’isoletta è fare un giro su una delle tipiche barche, da cui è possibile ammirare i caratteristici ponti in legno. D’estate la punta nord dell’isola diventa un popolare luogo di balneazione, dove è anche possibile noleggiare tavole da SUP.

A un chilometro e mezzo circa dal centro abitato si trova il luogo d’interesse più importante di Kostanjevica na Krki: un monastero cistercense fondato nel XIII secolo che oggi ospita la Galerija Božidar Jakac, una galleria d’arte tra le più importanti della Slovenia. Il maestoso complesso del monastero vanta anche un altro primato: il suo splendido cortile ad arcate con 260 colonne è il più grande della Slovenia e uno dei più grandi in Europa.

kostanjevica piccola venezia Slovenia

kostanjevica foto di Sara Terpin

 

Nel grande parco attorno al monastero si può ammirare la collezione all’aperto di oltre un centinaio di sculture chiamata Forma Viva, una delle quattro collezioni di questo tipo esistenti in Slovenia. Le sculture, tutte realizzate in legno di quercia, sono opere di artisti provenienti da tutto il mondo. A breve distanza dalla cittadina di Kostanjevica na Krki si trova invece un luogo d’interesse naturalistico: la grotta Kostanjeviška jama, il più grande complesso carsico di questa regione. Durante la visita, che dura circa un’ora, si possono ammirare due laghi sotterranei e gallerie di diverse dimensioni ricoperte di concrezioni luccicanti.

Contributo di Sara Terpin  del blog Slovely.eu  Approfondimenti su https://www.slovely.eu/2021/08/03/posavje-castelli-enogastronomia-zattera/


Un gioiellino veneto chiamato Treviso

A soli 30km da Venezia, si trova un gioiellino veneto chiamato Treviso. Questa città ha un importante centro storico e monumentale e, al suo interno, hanno sede alcune importanti e famose aziende dedicate a diversi settori, come Cicli Pinarello, De’Longhi e Benetton.

Si dice che questo luogo fosse abitato fin dall’età del bronzo, a giudicare dai resti più antichi rinvenuti al suo interno. In epoca romana era conosciuta come Tarvisium, essendo un municipio tra il 49 a.C e il I secolo d.C.

Dopo aver subito la dominazione dei Goti e dei Longobardi, essere stata rasa al suolo dagli Ungari e aver attraversato il dominio di vari imperi tra il XIII e il XIV secolo, nel 1797 fu occupata dall’esercito francese finchè nel 1813 le truppe austriache ne hanno preso possesso per la seconda volta.

Nel 1848 la città si ribellò agli austriaci, che frenarono la rivolta il 14 giugno dello stesso anno. Così entrò definitivamente a far parte del Regno d’Italia il 15 luglio 1866.

Treviso oggi: la piccola Venezia

Oggi Treviso è conosciuta come “la Piccola Venezia”, perché è attraversata da numerosi canali che donano un’atmosfera molto romantica alla città.

Treviso

La romantica Treviso

 

Questi canali si uniscono al fiume Sile e venivano storicamente utilizzati per il trasporto delle merci a Treviso.

Il bello di passeggiare nei dintorni dei canali è ammirare i suoi numerosi ponti, vagare per le piccole vie ed esplorare i corsi d’acqua nascosti.

Treviso la piccola Venezia

Scorcio di Treviso e dei suoi canali. Foto di Barbara Bier

 

Il collegamento tra Venezia e Treviso non finisce qui: è testimoniato anche nel nome di alcune zone, come “Buranelli”, che era zona di scambi commerciali tra le due città; questo è uno dei luoghi più caratteristici della città dove si possono vedere anche alcuni dei suoi famosi mulini.

Se arrivi in ​​treno, devi solo seguire il corso del fiume per raggiungere il centro storico. Lì ti aspetterà sicuramente la Piazza dei Signori, la più emblematica della città, dove si trovano il Palazzo dei Trecento e la sua caratteristica torre.

Nei suoi vicoli si possono vedere i magnifici palazzi decorati con affreschi e bei portici, antiche ville e tranquilli canali. Sicuramente ne rimarrai innamorato!

Contributo di Barbara Bier del blog Wanderlust in travel.



Spero che questa piccola panoramica sulle Piccole Venezie d’Italia e d’Europa sia stata di vostro gradimento.  Ovviamente la lista non è esaustiva e sicuramente ci saranno ancora molti altri gioiellini che mancano all’appello. Se ne conoscete qualcuno, fatecelo sapere nei commenti a quest’articolo!

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21 Responses

  1. Tra queste conoscevo solo via Piella di Bologna, nella quale sono stata e quando ho visto la fila per una foto, ho scosso la testa. Di fronte alla famosa finestrella infatti non c’è gente e si ha la stessa bellissima vista.
    Peccato non essere arrivata in tempo per partecipare, avrei potuto parlarti di Little Venice a Londra, nel quartiere di Maida Vale.

  2. Ragazze che dire! Avete realizzato un articolo davvero ricco di spunti. I luoghi che avete scelto sono uno più bello dell’altro. Mi ha incuriosito molto la presenza di Bologna, non sapevo che fosse una città d’acqua. È stata per me una bella scoperta e quando ci tornerò la guarderò con altri occhi.

  3. Sono stata lieta di partecipare ne è uscito un articolo molto interessante con tante nuove idee di viaggio, Venezia sarà sempre unica ma tutte queste città affacciate sui canali hanno comunque un fascino incredibile

  4. Un file rouge davvero interessante, quello delle città attraversate da canali. Amo le città d’acqua con i loro riflessi e i bagliori suggestivi. Nella selezione che avete fatto, conosco molto bene Treviso, meno bene Bruges, Comacchio e Bologna. Le altre sono una scoperta…

  5. Che meraviglia questo viaggio emozionante tra le piccole Venezia d’Europa! Aggiungerei anche Bamberg, in Baviera, una splendida Klein Venedig fatta di colori e palazzi rinascimentali! Grazie di aver scritto questo articolo a più mani!

  6. Mi manca solo la Slovenia! Tutte le altre le ho viste ed hanno tutte un grande fascino. Ci sono molte altre aspiranti Venezie nel mondo, ma nessuna supera quella originale. Non è solo un fatto architettonico: non puoi riprodurre l’atmosfera e il carisma di una città così affascinante e misteriosa. Sono tutte città bellissime, ma, secondo me, non c’è gara.

  7. Tra queste ho visitato solo Annecy e Bologna. La prima stupenda, la seconda sorprendente con quella finestrella sul canale. Le altre tutte ancora da vedere!

  8. Sapevo di Bruges, Comacchio e Bologna ma mi ero persa che nella lista ci fosse anche Treviso!
    Aggiungo Aveiro: la Venezia del Portogallo.
    Chiaramente non è proprio come Venezia…. 🙂 ma è molto carina (hanno anche le gondole!)

  9. Ma che articolo interessante e bellissimo!
    Avete parlato di città meravigliose!
    Inizialmente non capivo perché Bologna fosse definita Little Venice, ma ci sono stata qualche mese fa e l’ho capito benissimo. Meravigliosa la Finestrella di Via Piella!

  10. In effetti mi è capitato diverse volte di sentire descrivere una città come la “Venezia del nord-est-sud-ovest” a seconda della location. Di queste non conoscevo nemmeno di nome Brantome (che mi ispira molto) né la slovena con il nome impossibile!
    Anche quando sono stata a Bergen, in Norvegia, qualcuno mi ha detto che ci sono molte cose in comune con Venezia, anche se devo ammettere di non averne trovate 😉

  11. Ragazze siete state davvero brave, un articolo fresco e ricco di informazioni per tantissime destinazioni

  12. Mi sono spesso chiesta anche io perché appena c’è un canale che attraversa la città, la si paragona subito a Venezia. Posto che Venezia è unica e assolutamente inavvicinabile, tutte le altre destinazioni del post sono bellissime per le loro peculiarità che in comune con la Serenissima hanno solo l’acqua. Bruges mi è rimasta nel cuore

  13. Di “piccole Venezie” ne ho trovate tante in giro per il mondo, perfino in India. Basta che ci sia qualche canale e subito si parla di Venezia. Trovo che i paragoni siano spesso inadeguati, perchè Venezia è unica e inimitabile!

  14. Sono stata a Comacchio qualche mese fa per la prima volta e mi è piaciuta davvero molto! L’unica fregatura è stata l’acquisto delle famose anguille. 20 euro per due piccoli pezzi in una latta piena solo di salamoia, classica trappola da turisti che mi ha fregata!

  15. Quanta meraviglia! Io adoro le cittadine abbracciate dagli specchi d’acqua, ma non amo particolarmente proprio la città ispirante: Venezia. Troppo turistiche e commerciale da perdere ogni stimolo per il turista. Vorrei invece tuffarmi a capofitto in una delle mete selezionate dalle Travel Blogger Italiane, partendo proprio da Annecy!

  16. In effetti Venezia è unica ed inimitabile: se penso che a Londra c’è una zona (pur molto carina) chiamata Little Venice solo perchè attraversata da un canale, viene un pò da ridere!

  17. Ma che bella idea questa della collaborazione con altre Travel blogger italiane! E che tema interessante, davvero originale questa passeggiata tra le piccole Venezie d’Europa. Prendo subito appunti 😉

  18. Mi ha fatto molto piacere partecipare con ben due località della mia Regione. Ottimi spunti per chi è alla ricerca di scorci tutti da fotografare

  19. Tante declinazioni diverse di un luogo iconico, tutte affascinanti e particolari, ognuna a modo suo! Grazie Veronica per avermi dato l’opportunità di presentare la piccola Venezia slovena. 🙂

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