Vi piacerebbe trascorrere 11 giorni indimenticabili in Andalusia, una delle regioni più affascinanti del sud della Spagna, senza automobile, utilizzando esclusivamente i trasporti pubblici? Vi chiedete quali siano le città e i monumenti assolutamente imperdibili per avere un assaggio della varietà culturale e paesaggistica di questa assolata regione?
Sono tutte domande che io stessa mi sono posta prima di partire e che mi hanno tenuta occupata per qualche giorno a leggere guide e libri di storia, a guardare documentari e a spiluccare qua e là informazioni da internet.
Quindi, se la risposta alle precedenti domande è sì (e probabilmente lo sarà, altrimenti non sareste ancora qui a leggere) vi dirò tutto. Se poi volete saperne di più su alcuni dei posti di cui parlo, tenete d’occhio il blog. A breve ci saranno gli approfondimenti. E, naturalmente, anche i vostri commenti e/o suggerimenti. Ci conto!
Una scelta personale: niente corrida nel mio itinerario
Dal momento che mi stanno a cuore i diritti degli animali, ho deliberatamente deciso di escludere dal mio itinerario le visite alle numerose plazas de toros. Sono consapevole che la corrida è parte integrante della cultura spagnola e che numerosi poeti, scrittori e cineasti l’hanno celebrata in tutta la sua drammaticità. Eppure, non me ne vogliate, a me proprio non va giù.
Come strutturare un itinerario di 11 giorni in Andalusia senza auto
Avendo poco tempo a disposizione, ho creato un itinerario che permette di toccare alcune delle principali città andaluse, con una tappa in una cittadina minore (ma non per bellezza).
L’itinerario include Cordova, Granada, Ronda, Cadice e Siviglia, utilizzando esclusivamente i mezzi pubblici.
Pronti a partire?
Giorno 1 – Sbarco a Siviglia e partenza per Cordova
Appena atterrata all’aeroporto di Siviglia, mi sono diretta subito verso Cordova. Gli autobus Alsa, noti per la loro puntualità e il comfort, partono dalla stazione degli autobus di Plaza de Armas, raggiungibile in circa 30 minuti con la navetta EA dall’aeroporto.
Per tutti i miei spostamenti tra le città andaluse, ho scelto gli autobus Alsa, che trovo efficienti, confortevoli, affidabili e convenienti. Sono una manna dal cielo per chi vuole visitare l’Andalusia senza automobile.
Giorni 2 e 3 – Cordova: un viaggio nel tempo
Cordova è una città dalle molteplici anime e vanta una secolare tradizione multiculturale. Nel XI secolo, all’apice del suo splendore, era la capitale di al-Andalus e una delle città più importanti d’Europa.
Uno dei grandi vantaggi di Cordova è che i suoi principali monumenti si trovano a breve distanza l’uno dall’altro, rendendola una destinazione dell’Andalusia perfetta da esplorare senza automobile. Passeggiare tra le sue stradine permette di immergersi completamente nella sua atmosfera unica e nel suo straordinario patrimonio storico.

Il Puente Romano di Cordova
Che cosa vedere assolutamente a Cordova?
Cordova è un vero e proprio scrigno di tesori storici e culturali, testimoni del suo glorioso passato. Ecco i luoghi imperdibili da visitare:
- Il Ponte Romano sul Guadalquivir.
Collega la città vecchia alla Torre de la Calahorra, oggi sede del museo Vivo de Al-Andalus. Andateci al mattino presto: la città di Cordova si aprirà a voi in tutto il suo splendore.
- La Mezquita, il gioiello di Cordova
La grande Moschea è una tappa obbligata! Questo spettacolare complesso fu eretto verso l’800 d.C e venne più volte ampliato e modificato nel corso dei secoli. L’edificio è il simbolo di Cordova ed è un inno all’arte islamica e cristiana.
- L’Alcazar de los Reyes Cristianos.
Era il palazzo dei re cattolici, fatto restaurare da Alfonso X e Alfonso XI, dopo la Reconquista. Fu anche la sede dell’Inquisizione e venne persino usato come prigione. I suoi giardini, con le loro fontane e giochi d’acqua, sono una vera e propria oasi di pace e frescura nel cuore di una delle più assolate città dell’Andalusia.
- I Patios di Cordova
Cordova è famosa anche per i suoi magnifici Patios, ossia i cortili interni delle case, che non a caso figurano sulla lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Ogni anno, all’inizio di maggio, si svolge il Festival de los Patios. Se avete la fortuna di capitare da queste parti durante questo periodo, vi sarà consentito visitare e ammirare le decorazioni floreali di alcuni patios privati aperti al pubblico per l’evento. Se visitate la città in un altro periodo, non perdete i patios del Palacio de Viana, aperti tutto l’anno.
- La Juderia, il quartiere ebraico
Il quartiere ebraico, con la sua sinagoga del XIV secolo e un dedalo di vicoli in cui fioriscono botteghe di artigianato specializzate nella lavorazione del cuoio.
Giorni 4 e 5 – Granada: esplorare l’Andalusia senza automobile
Ai piedi della Sierra Nevada l’incantevole e misteriosa Granada fu l’ultimo baluardo del regno arabo nella penisola Iberica. La città, nel cuore dell’Andalusia, con i suoi pittoreschi e vivaci quartieri, si presta molto bene a essere percorsa ed esplorata a piedi, senza automobile, magari passeggiando senza una meta precisa.
Lasciatevi guidare dai profumi delle botteghe o dal suono delle chitarre e nacchere dei musicisti di flamenco che si esibiscono nelle strade e piazzette.

I giardini d’Alhambra visti dal Generalife
Cosa vedere assolutamente a Granada?
Granada è un vero gioiello, ricco di tesori architettonici e culturali che trasportano i visitatori in un mondo sospeso tra Oriente e Occidente. Ecco i luoghi imperdibili da visitare:
- L’Alhambra e il Generalife.
È indubbiamente il complesso monumentale più conosciuto e visitato di tutta la Spagna. Il suo nome è la deformazione di “Qa’lat-al-Hamra”, ossia “ la fortezza rossa”. Una volta varcate le sue porte vi ritroverete, come per magia, proiettati in un mondo da Mille e una Notte.
I sapienti giochi di luce e le sontuose decorazioni dei palazzi, i giochi d’acqua delle fontane e i profumi inebrianti dei giardini, le antiche mura e il cinguettare degli uccelli hanno fatto sì che questo luogo fosse per i califfi che lo abitarono, la rappresentazione del paradiso in terra.
Per sognare in tutta tranquillità, però, prenotate con largo, anzi larghissimo anticipo sul sito internet. Pena una lunga ed estenuante attesa e/o l’impossibilità di visitare l’intero complesso. Leggi qui se sei curioso di scoprire l’Alhambra di Granada.
- L’Albaicín, il fascino dell’antico quartiere arabo.
È l’antico quartiere arabo che corre parallelo al fiume Darro. È uno dei luoghi più romantici per passeggiare di sera, dopo aver cenato in uno dei suoi numerosi ristorantini. Dal Mirador San Nicolàs, lo spettacolo dell’ Alhambra illuminata è mozzafiato.
- Sacromonte, l’anima gitana di Granada.
Si trova a nord della città. Era l’antico quartiere gitano con le abitazioni troglodite scavate nella roccia. Qui batte il cuore del flamenco: se volete ballare o semplicemente assistere a uno spettacolo autentico, questo è il posto giusto. Se vi va di camminare un po’, una passaggiata al Monastero del Sacromonte, sopratutto al tramonto, è un’esperienza da non perdere.
Giorni 6 e 7 – Ronda, un gioiello arroccato in Andalusia
Arroccato a strapiombo su una vertiginosa falesia ,Ronda è senza dubbio uno dei pueblos blancos più spettacolari dell’Andalusia.

Il Puente Nuevo di Ronda
Questi villaggi imbiancati a calce, tanto cari al poeta Federico Garcìa Lorca, si distinguono per il candore delle loro case, che contrastano magnificamente con il paesaggio andaluso.
Ronda sorge come una vedetta sulla sommità di un crepaccio scavato dal fiume Guadalevìn, che divide la città in due parti: il centro storico e la parte nuova. A unirle è il Puente Nuevo, il simbolo della città.
Sebbene Ronda sia spesso meta di un turismo “mordi e fuggi” e molti visitatori le dedichino solo poche ore, vi consiglio di trascorrervi almeno una notte. Di sera, il ponte illuminato è ancora più suggestivo, così come il borgo, che acquista un fascino speciale quando la folla si dirada.
Che cosa vedere assolutamente a Ronda
- Il vertiginoso Puente Nuevo
Arroccato a 100 metri sopra il burrone del Guadalevín, questo ponte monumentale, costruito alla fine del XVIII secolo, è il simbolo assoluto di Ronda e uno dei punti panoramici più spettacolari dell’Andalusia.
- I giardini del Palacio del Rey Moro
Questo palazzo nasconde un segreto: una scalinata scavata nella roccia, che scende fino alle gole del fiume Guadalevín. Un luogo perfetto per ammirare la città da una prospettiva diversa!
- Il Camino de los Molinos
Se amate il trekking, questo sentiero panoramico vi permetterà di fare il giro di Ronda in poco più di un’ora. Un modo ideale per godere dei paesaggi andalusi senza automobile!
Giorni 8 e 9 – Cadice, tra storia e mare
Si dice che sia la città più antica d’Europa, fondata molto probabilmente dai Fenici attorno al 1100 a.C. Bella la passeggiata sul lungomare, costellata da numerosi giardini dalla vegetazione esuberante.

Cadice al tramonto
Che cosa vedere assolutamente a Cadice
- Il Castillo de Santa Catalina.
Questo forte del XVII secolo rivela tutta la sua magnificenza al tramonto, quando la luce dorata si riflette sulle facciate bianche di Cadice. La sera, i Gaditanos (abitanti di Cadice) si riuniscono per godersi la brezza marina e cenare sulla spiaggia, creando un’atmosfera tipicamente andalusa.
- La vista dalla Torre Tavira
Con i suoi 45 metri di altezza, questa torre offre uno dei panorami più belli sulla città e sul mare. Un imperdibile punto di vista per ammirare Cadice a 360°!
Giorni 10 e 11 – Siviglia, l’essenza dell’Andalusia senza automobile
Pensate a un museo a cielo aperto, in cui secoli di storia e diversi popoli e culture hanno lasciato la loro impronta. Pensate a una città accogliente, festiva, allegra e colorata. Pensate al profumo dei fiori d’arancio e del gelsomino che aleggiano nell’aria delle sere di inizio estate…
Se c’è una città che rappresenta l’essenza dell’Andalusia, quella è sicuramente Siviglia!
L’eccellente rete di trasporti pubblici del capolugo dell’Andalusia fa sì che Siviglia è accessibilissima anche senza automobile.

Museo de Artes y Costumbres Populares di Siviglia
Che cosa vedere assolutamente a Siviglia
- La Cattedrale e la Giralda.
Classificata come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, la Cattedrale di Siviglia è una delle chiese più grandi del mondo. Ci si potrebbe facilmente passare delle ore ad ammirare le statue, i dipinti, i legni intarsiati e le vertiginose navate al suo interno. Costruita sul sito di una vecchia moschea, la cattedrale conserva ancora la Giralda, l’ex minareto trasformato in campanile. Salire fino in cima è un imperdibile appuntamento per godere di una vista mozzafiato su Siviglia.
- Il Real Alcazar.
Per quasi sette secoli è stato la residenza dei re spagnoli. Si tratta di una perfetta rielaborazione in stile mudejar (stile architettonico che fa uso di mattoni stucco e ceramica)della cittadella araba sul quale venne costruito. Se avete seguito col fiato sospeso la serie “Il Trono di Spade”, è molto probabile che passeggiando nei giardini del Real Alcazar abbiate una sensazione di déjà-vu. Il palazzo è stato infatti utilizzato come set per il regno di Dorne!
- Parque Maria Luisa e Plaza de España.
Costituiscono il fulcro dell’Esposizione Iberoamericana del 1929. La sorprendente Plaza de España, in forma semicircolare, è un capolavoro architettonico in cui predomina la ceramica, il mattone e il ferro battuto.
In conclusione, l’Andalusia si rivela una destinazione perfetta per chi vuole scoprire la sua ricca storia e i suoi paesaggi mozzafiato senza l’uso dell’auto.
Viaggiare attraverso le sue città , utilizzando i mezzi pubblici, permette di scoprire di vivere un’esperienza autentica e sostenibile.
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A presto su Meraviglieuropa!
8 Responses
Ma sai che alcuni anni fa poco dopo laureata ho fatto un viaggio da sola in Andalusia con il tuo stesso itinerario anche io senza macchina? Quanto è bella!
Non ho resistito alla tentazione di un’offerta Ryan Air e qualche giorno fa ho prenotato un biglietto per Siviglia, dove sono stata anni fa. Sarà un brevissimo weekend, niente a che vedere con il tuo bellissimo viaggio, ma mi sa che sarà solo l’inizio perché un tour come si deve in Andalusia lo voglio fare il prima possibile. Ottimo il fatto che si possa organizzare senza macchina, in modo da non doversi preoccupare di dove lasciarla!
Sono stata a Cordoba e mi è piaciuta tantissimo. Io ho fatto un giro un po diverso, perché ho fatto Málaga, Cordoba e Caminito del Rey. Ci tornerei domani.
Mi piacerebbe tantissimo andarci, magari in inverno quando lì le temperature comunque sono miti rispetto alle nostre, potrei pensare già alle vacanze natalizie 🙂
Ma allora il tuo viaggio è imminente! Un pochino ti invidio perché sono posti davvero fantastici. ( A parte le corride).
Questo è più o meno l’itinerario che ho progettato e che mi appresterò a fare proprio fra qualche giorno! Partirò il 1 luglio ma al contrario tuo viaggerò in auto e visiterò subito Siviglia. Anche io come te non visiterò le arene della Corrida, non ci riesco proprio.
Sono stata in Andalusia, e ho toccato tutte queste tappe, escluso Cadice ( era periodo Natalizio) ma l’idea di rifare questo viaggio usando solo mezzi pubblici mi piace tantissimo.
L’Andalusia è meravigliosa, ci torno sempre volentieri! L’ultimo viaggio in solitario l’ho fatto proprio in questa bellissima regione passando a salutare dei miei amici e ho seguito il tuo stesso itinerario, ad eccezione di Granada che avevo già visitato precedentemente. Sono d’accordo con te, pur avendo vissuto in Spagna non ho mai assistito ad una corrida, perché pur essendo parte delle loro tradizioni non potrei proprio vederla