Settembre è probabilmente il mese che preferisco per partire in vacanza: le temperature sono più miti, i prezzi diminuiscono proporzionalmente alla quantità di turisti e le ultime more che crescono sui rovi nelle stradine di campagna sono una delizia. Ma dove trascorrere le vacanze d’autunno? Quest’anno, con la crisi sanitaria, ho privilegiato una destinazione a corto raggio. La mia scelta è caduta su una bellissima regione nel cuore della Francia: l’Alvernia (Auvergne, in francese), la terra dei vulcani addormentati.
Perché andare in Alvernia per le vacanze d’autunno?
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Per la pace e tranquillità che vi regnano.
In tempi in cui il distanziamento sociale è uno dei parametri da prendere in considerazione nella scelta del luogo di villeggiatura, l’Alvernia è senza dubbio la destinazione perfetta.
Per quel che mi riguarda, l’applicazione delle misure di distanziamento è stata un gioco da ragazzi, avendo incrociato sui sentieri non più di una dozzina di escursionisti durante tutto l’arco della giornata. In compenso, però, ho incontrato un’infinità di vacche, greggi di pecore al pascolo sui dolci pendii erbosi, una marmotta che faceva capolino da dietro una roccia, tre scoiattoli in cerca di nocciole, due falchi e uno sciame – a dire il vero piuttosto fastidioso – di formiche alate.
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Perché l’Alvernia è il paradiso degli amanti della natura
Vulcani a perdita d’occhio che verdeggiano all’orizzonte, pascoli ricoperti di erica e di fiori profumati, placidi laghi circondati da fitti boschi, torbiere, e ancora fiumi e fragorose cascate. Gli spazi naturali dell’Alvernia sono unici in Europa e i suoi paesaggi sono talmente belli da lasciar senza fiato anche i viaggiatori più inveterati. Durante il mio soggiorno mi sono divertita a rintracciare nel territorio tutti e 4 gli elementi naturali, prendendoli come filo conduttore.
Qual è la cosa a cui si pensa parlando di vulcani? Il fuoco? E fuoco sia!
Sono state spaventose eruzioni ed esplosioni seguite da gigantesche colate di lava incandescente ad aver forgiato e plasmato le sagome degli 80 vulcani che si susseguono, come gli anelli d’una catena, per più di 40 km. Il Parco Naturale Regionale dei Vulcani d’Alvernia, fondato nel 1977, veglia sulla conservazione e salvaguardia di questo incredibile territorio. Non per niente dal 2018 la Chaîne des Puys, su cui svetta a 1465 m il Puy de Dôme, è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Vulcani, ma non solo! Se prendete in mano una cartina del luogo constaterete la presenza di decine e decine di chiazze azzurre. Sono i celebri laghi, la maggior parte di origine vulcanica, che riflettono sulla superficie delle loro acque il verde dei boschi e dei pascoli.
Perché qui in Alvernia, il fuoco dei vulcani cede volentieri il posto all’acqua. E allora ecco che, se tendiamo l’orecchio, non è raro udire in lontananza il fragore delle cascate, come quella del Mont-Dore, alta una trentina di metri, o ancora il dolce brusio dei fiumi e torrenti.
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Perché le vacanze d’autunno servono anche a coccolarsi e concedersi un trattamento alle terme
Non dimentichiamo che l’Alvernia è anche e soprattutto una terra ricca di sorgenti termali, i cui benefici erano noti fin dall’epoca degli antichi romani. Nei secoli successivi, la loro fama e virtù hanno sedotto celebri letterati e scrittori, veri habitués delle terme, fra cui spiccano Balzac e George Sand. Nel dipartimento del Puy de Dôme, le stazioni termali più celebri sono quella della Bourboule, del Mont Dore, di Saint Nectaire e Royat Chamalières.
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Per rinunciare alla dieta (almeno durante le vacanze) e assaporare le specialità di questa terra
La tradizione culinaria dell’ Alvernia è celebre per la sua buona e gustosa semplicità. Il segreto sono gli ingredienti genuini che si possono acquistare direttamente in fattoria o dal produttore. Come ad esempio il buonissimo formaggio saint-nectaire, vero e proprio emblema del massiccio del Sancy, o ancora il cantal, la fourme d’Ambert e il bleu d’Auvergne. Se poi anche voi adorate il miele e più in generale tutti i prodotti dell’alveare, vi consiglio una visita alla Ruche Auvergnate a Chambon- sur- Lac, un’azienda a conduzione familiare dove imparerete tantissime cose sull’affascinante mondo delle api. Assisterete inoltre alla fabbricazione delle caramelle e assaggerete diverse varietà di miele fino a trovare, seguendo i saggi consigli degli apicoltori, quello più adatto a voi.
Per terminare, non ci resta che il quarto elemento: l’aria. Aria intesa anche come vento, che sulle cime dei vulcani può soffiare molto forte e far calare la temperatura corporea in un batter d’occhio. Un consiglio: mettete nello zaino una felpa e una giacca a vento anche se vedete splendere il sole.
Per i più esigenti, c’è la possibilità di scoprire il territorio proprio sospesi in aria, prendendo posto a bordo di un elicottero o di una mongolfiera. I più avventurosi, invece, potranno spiccare il volo in parapendio dal Puy de Dôme o provare l’ebbrezza di un volo planato di 1600 m sulla tyrolienne gigante “fantasticable”.
Allora, se vi è venuta voglia di fare un salto in Alvernia, tenete d’occhio il blog. Prossimamente vi parlerò di alcune fantastiche escursioni particolarmente adatte per le vacanze d’autunno. A presto su Meraviglieuropa!
12 Responses
Io adoro viaggiare in settembre così come i vulcani! L’Alvernia è proprio quello che fa per me, anche perché non ci sono mai stata! Grazie per il consiglio!
Grazie Veronica.. io non avevo mai sentito parlare di questa zona della Francia! Che bella scoperta!
Che spettacolo questo parco – sai che non ne avevo mai sentito parlare, quindi ti ringrazio tanto per averlo presentato. Conosco abbastanza bene la Francia, ma non avevo mai sentito parlare o visto immagini di questo parco vulcanico. Ho un debole per questi paesaggi naturali – non a caso mi sono innamorata di Lanzarote – e il tuo post mi ha incuriosito moltissimo a visitare il cuore della Francia.
Anche io credo che settembre e ottobre siano i periodi ideali per viaggiare, infatti solitamente mi muovo a inizio autunno – l’anno scorso, per esempio, in questo periodo ero in Andalusia. Quest’anno solo qualche gita fuori porta in Italia, ma per l’anno prossimo ho già in mente un paio di viaggi e ora aggiungo alla lista Alvernia.
Non ho mai sentito parlare di questa zona, quindi mi hai fatto conoscere un nuovo pezzetto di mondo. Bellissimo davvero, soprattutto per una come me che è affascinata dai vulcani!
Bellissima questa zona, sai che non ne avevo mai sentito parlare. Un’idea per i prossimi autunni
Ho viaggiato molto ma non avevo mai sentito parlare di questa zona della Francia! Attraverso le tue foto però mi ha già un po’ conquistata! Anche perché amo molto i paesaggi vulcanici. Aspetto i prossimi post allora!
Merci Christelle, à peine rentrée de l’Auvergne que j’ai déjà envie de repartir…
Te la consiglio vivamente! Io ci tornerei subito.
In tutta onestà non conoscevo questa zona della Francia e ignoravo completamente l’esistenza dei vulcani. Penso sia una meta perfetta per settembre, peccato che io non riesca mai a partire in questo mese, altrimenti mi sarebbe piaciuto poterla vedere dalla mongolfiera.
Anche io amo viaggiare in autunno: meno gente e una temperatura più fresca. Splendida zona della Francia quella da te descritta, mi intriga molto. Purtroppo ho visitato poco la Francia ma sogno un bel giro in camper
Une belle découverte et de très belles photos. Vivement le prochain voyage!
Aspettavo con impazienza un nuovo articolo ed è valsa la pena attendere. Ora però ho una gran voglia di partire per l’Auvergne!!!